Roma, attesa Abraham: come procede il recupero e quando può tornare

ROMA – Sono trascorsi due mesi da quando Tammy Abraham si è operato. Il 4 giugno la rottura del crociato, il 7 l’operazione, l’8 l’inizio della lunga fase di recupero. Doveva essere la prima estate dei bagni al mare del figlio e, probabilmente, del ritorno in Premier; è invece l’estate di Trigoria, della palestra, della fisioterapia, dei bagni sì, ma della vasca del centro sportivo. L’umore dell’attaccante inglese, seguito come un’ombra da un fisioterapista della Roma, è buono: la fede in Dio lo aiuta perché Tammy vede l’infortunio come una tappa del suo percorso di vita, la musica, a casa e in palestra, lo carica e lo distrae, a tutto il resto pensano il figlio, la compagna, il papà e il fratello. Di certo, è il primo a sapere che la strada è ancora lunga.

Abraham, lunga attesa

Il pallone non lo ha mai visto, il campo neppure e il tempo, insieme al compagno di riabilitazione Kumbulla, a volte scorre lento, altre velocissimo. Quando la squadra è volata in Algarve ha, logicamente, sentito l’assenza dei compagni e la solitudine ma, adesso che tutti sono rientrati, sarà anche più facile trascorrere le ore (almeno 6) nel centro sportivo. Abraham ce la sta mettendo tutta: ogni tanto posta qualcosa sui social – nell’ultimo post c’è un commento di Mourinho che lo saluta -, ogni tanto si fa vedere in giro all’Eur, tra il Laghetto e il centro commerciale vicino casa, ogni tanto cambia look come quando, qualche giorno fa, ha invitato nel suo appartamento il parrucchiere di fiducia. Per il resto è molto attento all’alimentazione (vista l’inattività) e sta cercando di rubare sì qualche giorno qua e là per anticipare i tempi, ma sempre con la consapevolezza che, fino al 2024, non vedrà la luce in fondo al tunnel

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Quando può tornare Abraham

L’obiettivo è quello di tornare in campo tra fine gennaio e febbraio per poi, da marzo, provare a dare il suo contributo per il finale di stagione. Non è facile, perché la rottura del crociato anteriore è stata complessa, ma i controlli fatti fino a questo momento raccontano di una situazione non semplice, ma lineare nella sua ripresa. Inevitabilmente, tutto questo ha avuto ripercussioni sul mercato della Roma e sulle scelte che Abraham aveva fatto. E dovrà fare tra un po’ perché da una parte c’è sempre la volontà di tornare in Premier, dall’altra c’è la consapevolezza che l’ultimo anno non è stato semplice e un infortunio del genere cambia tutti i piani. Prima di mettersi a tavolino a parlare con la società Abraham ha in mente solo di tornare in campo, per la Roma e per il sogno di giocare in nazionale. Dopo aver saltato il Mondiale sogna l’Europeo (molto complicato ad oggi) e sogna di riprendersi quello che, un po’ a sorpresa, gli è stato tolto. E quindi allenamento, preghiere, musica e dieta: Tammy non sta lasciando nulla al caso. La strada è ancora lunga, lui però ce la sta mettendo tutta.

Roma, sorrisi e fatica: prosegue la preparazione a Trigoria

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